12/07
PARCO DELLA VILLA DI TOPPO FLORIO
alle 19:30

Vernissage dell’opera di Lello Ronca

In caso di maltempo il vernissage si terrà in Sala Pasolini – Villa di Toppo Florio

A cura di Start Cultura

Artista poliedrico, vive a Salerno, dove ha collaborato con Ugo Marano, ma le sue opere sono presenti in Italia, in Europa, nel Maghreb e nell’Estremo Oriente. È stato apprezzato da maestri di fama mondiale come Anish Kapoor e incoraggiato da uno dei più grandi innovatori dell’arte di tutti i tempi, Achille Bonito Oliva, fondatore della “Transavanguardia”, oltre che essere recensito da critici e storici dell’arte internazionali come Giuseppe Siano e Massimo Bignardi. Lello Ronca è uno scultore, pittore, performer, designer, ceramista, ebanista e restauratore. Attualmente lavora attraverso una tecnica unica da cui nascono sculture luminose e rifrangenti, un anagramma, per racchiudere nella sua estetica una visione creativa capace di cogliere i tre pilastri della sua concezione dell’arte: universo, terra e umanità.
 Ha esposto sia in Italia che all’estero e le sue opere sono in collezioni e gallerie pubbliche e private.

Così in cielo così in terra è il titolo dell’opera di Lello Ronca che verrà creata site specific e che andrà ad implementare la collezione di arte contemporanea del parco della villa Toppo Florio di Buttrio.
 Un omaggio al tema del Tree Art Festival di quest’anno che parlerà di suolo e proprio nel suolo Ronca installerà 5 nuvole specchianti che cattureranno e rifletteranno la luce del sole e i colori degli alberi circostanti nonché delle persone che si muoveranno attorno ad esse.
 Lo storico dell’arte Giuseppe Siano definisce così il lavoro dell’artista “I piani specchianti di Lello rompono con qualsiasi architettura lineare. Sono costruiti utilizzando il fuoco con cui manipola le superficie specchianti rendendole irregolari. Da piani specchianti egli ottiene delle strutture concave e convesse che modificano la percezione dell’immagine di sé quando il fruitore tenta di specchiarsi. I suoi piani irregolari mi sembrano che assomigliano più a dei piani energetico-gravitazionali. Hanno la funzione di essere percepiti dai fruitori come un attraversamento dinamico di sé stessi, e nel contempo l’oggetto e la figura sono tracce di una identità o immagini distorte della stessa.
 Qualsiasi oggetto o soggetto che attraversa gli specchi di Lello può trovare un proprio improbabile rispecchiamento reale.”