Coltivare il futuro: approcci sostenibili per la conservazione del suolo
Incontro con: Eros Gualandi (Cooperativa agricola Il Raccolto – San Pietro in Casale Bologna)
Le pratiche agricole sostenibili sono un requisito cruciale per la conservazione del suolo e la promozione di un’agricoltura ecologicamente responsabile. L’integrazione di tecnologie avanzate nella pratica agricola consente oggi di ottimizzare l’irrigazione, monitorare lo stato nutrizionale delle piante, ridurre il consumo di risorse, migliorare l’efficienza delle operazioni e minimizzarne l’impatto ambientale. L’adozione di modelli di economia circolare sostiene l’indipendenza energetica aziendale o consortile, riduce la dipendenza dai combustibili fossili e favorisce la sostenibilità a lungo termine delle pratiche agricole. Infine, il recupero di zone umide, prati, complessi di macchia e radura, boschetti e boschi permanenti migliora la salute dell’ecosistema, aumentandone la complessità e favorendo la biodiversità, dimostrando che l’agricoltura può convivere in armonia con la tutela ambientale. Eros Gualandi, presidente della cooperativa “Il Raccolto”, ci accompagnerà in un breve viaggio tra le campagne, alla scoperta delle pratiche di Agricoltura 4.0 e di come queste rappresentino una risorsa fondamentale per la conservazione e il miglioramento della fertilità del suolo, per un’agricoltura non solo più produttiva, ma anche ecologicamente responsabile.
Eros Gualandi: Figlio di agricoltori che conducevano un podere nelle campagne di Ozzano dell’Emilia, dopo il diploma ha iniziato la sua carriera lavorativa nella cooperazione agricola presso l’A.P.C.A. di Bologna, poi diventata “Progeo”, azienda di rilevanza nazionale nella trasformazione di cereali per uso alimentare e zootecnico conferiti dalle imprese agricole associate. In questo contesto, si è occupato della gestione della meccanizzazione agricola in forma associata tra imprese agricole, curandone gli aspetti organizzativi e operativi, l’individuazione e l’utilizzo delle innovazioni tecnologiche, ricercando elementi di sostenibilità finanziaria, economica e agronomica. Sin dagli anni ’90, ha approfondito, in collaborazione con i principali costruttori multinazionali di meccanizzazione agricola operanti in Italia, la congruità e i miglioramenti che le tecnologie e le applicazioni dell’agricoltura di precisione apportano, ampliando la ricerca degli impatti dell’innovazione tecnologica sull’ambiente e sul contenimento dell’uso dei mezzi tecnici e delle emissioni clima-alteranti. Dal 2003 ha ricoperto il ruolo di Direttore e poi di Presidente della Cooperativa “Il Raccolto” di Bologna, azienda capofila di una rete di imprese agricole denominata Terre del Reno. Questa rete svolge attività di coltivazione e agro-meccanica su circa 4.000 ettari, impiegando le tecnologie e le applicazioni di Precision Farming come leva strategica del processo produttivo su tutte le coltivazioni.Negli ultimi 5 anni, l’evoluzione dei processi descritti ha comportato l’introduzione su scala reale di nuovi elementi del paradigma 4.0 e dei concetti di agricoltura digitale (Smart Farming).